Infezioni crociate odontoiatria
È frequente la comparsa sui mass media di numerosi articoli e servizi che fanno riferimento al problema delle infezioni crociate in odontoiatria.
A questo proposito desideriamo, per vostra maggiore informazione e tranquillità, darvi alcuni chiarimenti in proposito.
Innanzitutto chiariremo che si tratta di infezioni provocate da batteri e virus presenti nel circolo sanguigno di pazienti infetti: possono essere causa di gravi malattie quali epatite virale e AIDS.
La trasmissione può avvenire per via diretta, attraverso il contatto del sangue di una persona infetta con una piccola soluzione di continuità della cute o della mucosa di un’altra persona; oppure per via indiretta attraverso strumenti contaminati: tipico caso l’ago della siringa che viene scambiata tra tossicodipendenti, o più raramente rasoi e forbici del parrucchiere, strumenti per tatuaggi, piercing etc., fino ai casi limite di posate, bicchieri, tazzine al ristorante o al bar.
Ovviamente anche gli strumenti medici (non solo odontoiatrici) possono essere un veicolo di trasmissione, ma dato che normalmente sono strumenti utilizzati da personale ampiamente preparato in tema di sterilizzazione e disinfezione, questa evenienza è fortunatamente piuttosto rara.
Nel nostro Studio dentistico a Cagliari, per ogni prestazione esistono numerosi trays (vassoi chirurgici), precedentemente preparati, che contengono tutti gli strumenti necessari per quell’intervento.
Questi strumenti, dopo l’uso, subiscono il seguente trattamento:
- Lavaggio e detersione iniziale in acqua calda con appositi detergenti e disinfettanti chimici
- Trattamento in vasca ad ultrasuoni ad alta temperatura per la rimozione di eventuali piccoli detriti e residui chimici o organici
- Asciugatura con aria compressa purificata
- Dopo il riordino gli strumenti vengono imbustati in appositi contenitori termosigillati e vengono inseriti nella sterilizzatrice ad autoclave
Durante il processo di sterilizzazione nell’autoclave di classe B a vuoto frazionato, il vapore ad alta temperatura e ad alta pressione penetra all’interno delle buste attraverso micropori che si aprono col calore e si richiudono alla fine del ciclo, raggiungendo e sterilizzando gli strumenti in ogni minimo recesso e mantenendoli sterili fino all’apertura della busta.